Con una decisione preliminare la Corte europea dei diritti dell’uomo chiede al governo italiano alcune risposte sui rapporti tra processo penale e procedimento di prevenzione. Con la decisione in esame il supremo collegio ha già fornito alcune risposte muovendo soprattutto dalla ritenuta autonomia dei due processi (CEDU provvedimento interlocutorio 10 luglio 2023).
La Cassazione, sentenza 19 settembre 2023, n. 26801 si occupa di una questione piuttosto attuale. La problematica dei flussi migratori è ben nota e sotto gli occhi di tutti; le carenze dei CIE vengono spesso denunciate; gli enti pubblici locali, in queste situazioni, lamentano come il territorio interessato finisca per trarne una pessima pubblicità; ma da tutto questo possono derivare, in concreto, delle conseguenze risarcitorie?
Con la sentenza n. 183 del 2023 la Corte Costituzionale ha dichiarato la non fondatezza, nei sensi di cui in motivazione, delle questioni di legittimità costituzionale – in riferimento agli artt. 2, 3, 30 e 117, comma 1, Cost., quest’ultimo in relazione all’art. 8CEDU e agli artt. 3, 20, comma 3, e 21 della Convenzione sui diritti del fanciullo – dell’art. 27, comma 3, della L. n. 184 del 1983, nella parte in cui esclude la valutazione in concreto del preminente interesse del minore a mantenere rapporti, secondo le modalità stabilite in via giudiziale, con componenti della famiglia di origine entro il quarto grado di parentela, poiché la norma non contempla un divieto assoluto di preservare relazioni socio-affettive con componenti della famiglia d’origine del minore, ove vi sia un interesse concreto del minore alla loro conservazione.
La Cassazione civile, con ordinanza n. 26791/2023 del 19 settembre 2023 ha inteso ribadire le condizioni ed i presupposti per l’adozione legittimante, alla luce della interpretazione della Corte Edu (Corte Edu, 21 gennaio 2014, Zhou c. e Corte Edu , 13 ottobre 2015, S.H. c. Italia) ed i rapporti con il procedimento finalizzato all’applicazione dell’autonomo istituto dell’adozione mite ex art. 44, lett. d) della L. n. 184 del 1983, imponendo al giudice chiamato all’’accertamento ed alla dichiarazione dello stato di adottabilità del minore di tener conto, nella scelta, delle condizioni di garanzia e sostegno alla famiglia di origine, così da limitare a casi estremi l’adozione piena, all’esito di un autonomo procedimento per la dichiarazione di adottabilità, volto ad accertare la irreversibilità dello stato di abbandono de minore, che rappresenta appunto l’extrema ratio, non trasmigrabile in diverso procedimento.
Con la sentenza n. 5700 dell’11 settembre 2023 la Corte di Appello di Roma, Sezione Impresa, offre l’occasione per ripercorrere le categorie dei vizi che possono affliggere una delibera assembleare, soffermandosi, in particolare, sulla legittimazione ad impugnare del custode giudiziario e su quella del socio in ipotesi di sequestro preventivo penale della partecipazione. Ad avviso della Corte, in presenza di un sequestro preventivo penale di azioni, è da escludere la legittimazione del socio sequestrato ad impugnare la delibera assembleare per vizi di annullabilità concorrente a quella del custode giudiziario. Soltanto a quest’ultimo spetta l’esercizio del diritto di voto al quale si collega inscindibilmente la legittimazione all’impugnativa delle deliberazioni assembleari, venendo altrimenti sacrificate le esigenze di conservazione e di amministrazione delle azioni sottese alla sua nomina.
La sentenza della Sesta Sezione della Cassazione penale 19 settembre 2023, n. 38306 oggetto di commento si occupa del mobbing verticale e ne afferma la penale rilevanza sussistendo abituale prevaricazione e umiliazione da parte del datore di lavoro nei confronti del subordinato, ritenendo i comportamenti o le reazioni della vittima irrilevanti ai fini dell'accertamento della consumazione del delitto, pur sufficienti a comminare un licenziamento per giusta causa.
La delibera n. 63 del 15.06.2023 del Consiglio di Amministrazione della Cassa Nazionale del Notariato, concernente la sospensione dei termini per il versamento dei contributi previdenziali dovuti dai notai con residenza o sede nei territori indicati dal D.L.61/2023, offre lo spunto per una riflessione sul corretto esercizio del potere di vigilanza da parte dei Ministeri della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro e delle Politiche Sociali e, di conseguenza, sull’autonomia normativa e regolamentare degli Enti previdenziali. Di seguito un estratto della delibera in questione: “Per i notai che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede nei territori indicati nell’allegato 1 del D.L. 1 giugno 2023 n. 61, sono sospesi i termini relativi al versamento dei contributi previdenziali dovuti alla Cassa Nazionale del Notariato, in scadenza nel periodo 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, con salvezza della facoltà per gli iscritti di effettuare comunque i versamenti oggetto di sospensione e con l’espressa previsione che non si fa luogo a rimborso alcuno di quanto fosse già stato versato. I versamenti sospesi dovranno essere eseguiti, senza applicazione di interessi e sanzioni, entro il 26 settembre 2023 ovvero mediante 3 rate mensili consecutive di pari importo a decorrere dal mese di settembre 2023 da versare unitamente ai versamenti mensili ordinariamente dovuti”.
La sezione lavoro della Corte di Cassazione, con ordinanza del 19 luglio 2023 n. 21365 si pronuncia sugli effetti processuali conseguenti all’utilizzo, negli atti processuali, dei collegamenti ipertestuali previsti dall’art. 4 del D.M.55/2014 nella versione aggiornata dal successivo D.M. 37/2018 che ha istituito un sistema premiale in favore dell’avvocato che, nel depositare con modalità telematiche gli atti del processo, li rediga utilizzando “…tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione e, in particolare, quando esse consentono la ricerca testuale all'interno dell'atto e dei documenti allegati, nonché la navigazione all'interno dell’atto”.
Il Consiglio di Stato ribadisce come l’omessa allegazione della documentazione di gara, o la sua incompletezza, anche ove tale adempimento sia richiesto dalla lex specialis (o dalla legge, come nel caso di specie) a pena di esclusione, lungi dal consentire l’adozione del provvedimento di esclusione dell’operatore economico dalla procedura, costituisce, piuttosto, il presupposto per l’adempimento del dovere di soccorso istruttorio o di soccorso procedimentale. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sentenza 7 settembre 2023, n. 8198.
Con la sentenza n. 181 del 2023 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento agli artt. 2, 3 e 32 Cost. – dell’art. 1, comma 1, della legge n. 210 del 1992, nella parte in cui non prevede che il diritto all’indennizzo, istituito e regolato dalla stessa legge, alle condizioni ivi previste, spetti anche ai soggetti che abbiano subito lesioni o infermità, da cui siano derivati danni permanenti all’integrità psico-fisica, per essersi sottoposti a vaccinazione non obbligatoria, ma raccomandata, anti-HPV, poiché la mancata inclusione viola il principio di solidarietà che impone alla collettività di essere, per l’appunto, “solidale” con il singolo che subisce un danno per essersi attenuto alla condotta raccomandata dalle pubbliche autorità a tutela dell’interesse collettivo, irragionevolmente pregiudica chi spontaneamente si attiene alla condotta richiesta dagli organi preposti alla difesa del diritto alla salute della collettività, rispetto a coloro il cui comportamento è adesivo a un obbligo giuridico presidiato da rimedi deterrenti, priva di ogni tutela il diritto alla salute di chi si è sottoposto al vaccino (anche) nell’interesse della collettività.
Nella settimana in cui è stata pubblicata in G.U. la L. 127/2023 di conversione del D.L. 28 luglio 2023, n. 98, recante misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento, l’Assemblea della Camera dà il primo ok al Decreto Giustizia. Prima approvazione anche per il Decreto asset e investimenti. Il CdM approva ben tre D.L., tra cui quello in materia di immigrazione e protezione internazionale.
L’interessante massima n. 208 del Consiglio notarile di Milano esamina la posizione dei soci delle diverse categorie di azioni quando la società aumenta onerosamente emettendo azioni in misura non proporzionale alle azioni delle categorie già in circolazione e l’opportunità di prevedere nello statuto che la delibera di aumento oneroso del capitale sociale avvenga senza predeterminazione delle categorie di azioni.
In tema di affidamento dei figli, alla regola dell'affidamento condiviso può derogarsi solo ove la sua applicazione risulti pregiudizievole per l'interesse del minore, con la duplice conseguenza che l'eventuale pronuncia di affidamento esclusivo dovrà essere sorretta da una motivazione non solo in positivo sulla idoneità del genitore affidatario, ma anche in negativo sulla inidoneità educativa, ovvero manifesta carenza dell'altro genitore. Lo ribadisce Cassazione civile, sez. I, ordinanza 19 settembre 2023, n. 26796.
Il Tribunale di Torino, con la ordinanza n. 4163/2023 del 14.04.2023, in una causa instaurata per contraffazione di marchi, violazione del diritto d’autore e concorrenza sleale, ha affrontato gli istituti giuridici dei marchi c.d. deboli e del secondary meaning (di cui all’art. 13, co 2°, D. L.vo n. 30/2005, c.d. Codice di Proprietà Industriale, di seguito denominato C.P.I.).
In continuità con numerose sentenze, anche di legittimità, la Corte di Cassazione, Sez. lav., con l’ordinanza 11 settembre 2023, n. 26287 ha confermato che l’unico requisito richiesto per l’ottenimento dell’assegno sociale è quello dello “stato di bisogno effettivo del titolare”, stabilito in base a parametri ben delineati dalla normativa su base oggettiva e che, dunque, non è in alcun modo rilevante che il richiedente avesse omesso di richiedere all’ex coniuge l’assegno divorzile.
Con ordinanza del 12 settembre 2023, n. 26343, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha ribadito che il diritto del familiare lavoratore dell'handicappato di scegliere la sede più vicina al proprio domicilio non è assoluto o illimitato, ma presuppone anche la compatibilità con l'interesse dell'azienda, posto che il diritto alla effettiva tutela della persona disabile non può essere fatto valere quando il relativo esercizio venga a ledere in misura consistente le esigenze economiche ed organizzative del datore di lavoro.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, adito dal creditore assegnatario all’esito di un’espropriazione presso terzi per ottenere l’accertamento dell’esistenza, sul credito assegnato, del privilegio generale ex art. 2751-bis, comma 1, n. 5-bis), c.c., rigetta nel merito la domanda rilevando come tale privilegio, se originariamente esistente sul credito vantato dall’attore nei confronti del proprio debitore diretto, non possa successivamente trasferirsi sul credito assegnato. È quanto si legge nella sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dell’11 giugno 2023.
Con la sentenza n. 37655/2023, la Corte di Cassazione riprende la distinzione tra estinzione fisiologica e fraudolenta dell’ente e afferma che in quest’ultimo caso la cancellazione dell’ente dal registro delle imprese non determina l’estinzione dell’illecito ex d.lgs. 231/01, e comporta il passaggio diretto della titolarità dell’impresa ai singoli soci, non venendo meno i rapporti sorti anteriormente allo scioglimento.
Approvato definitivamente ed entrato in vigore con la Delibera n. 386 del 26 luglio 2023 (GU Serie Generale n.215 del 14-09-2023) il nuovo regolamento nell’ambito del procedimento sanzionatorio ANAC. L’ANAC diviene il soggetto centrale del procedimento, che viene strutturato secondo le regole base della legge sulle sanzioni amministrative (L. n. 689/1981). Vengono previste le modalità di gestione del procedimento (tra cui obbligo di comunicazione di avvio, possibilità di presentare memorie e chiedere audizione) e conclusione (archiviazione o sanzione). Viene altresì introdotto un nuovo elenco pubblico dove verranno pubblicati i nominativi dei soggetti sanzionati, per un periodo di 5 anni (nuovo art. 7 bis).
La carenza assoluta di assetti organizzativi adeguati, nel sottrarsi ai limiti di sindacabilità delle scelte gestorie, costituisce un grave inadempimento degli obblighi gravanti in capo all'organo amministrativo, la quale configura una grave irregolarità, potenzialmente dannosa per la società e gli interessi dei creditori sociali, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2409 c.c. con la conseguente necessità di adozione del provvedimento di revoca dell'organo amministrativo e di nomina di amministratore giudiziario. Così ha stabilito il Tribunale di Catania, con il decreto dell’8 febbraio 2023.
La predisposizione della tabella “portineria” richiede l’approvazione con l’unanimità dei consensi, e non con la maggioranza di cui all’art. 1136, comma 2, c.c. e ciò non tanto per non essere stata prevista nelle tabelle originarie allegate al regolamento di condominio, quanto piuttosto per aver derogato ai criteri legali mediante l’esclusione dalla stessa di alcuni condomini facenti parte dello stabile condominiale sul presupposto che questi, pur inseriti nello stabile condominiale, non fruirebbero del relativo servizio in quanto aventi accesso diretto sul piano strada. È quanto stabilito dal Tribunale di Roma con sentenza n. 11746 del 26 luglio 2023.
Pronunciandosi su due casi “francesi” in cui si discuteva della legittimità delle decisioni assunte dall’autorità giudiziaria francese di negare alle ricorrenti la possibilità di esportare gameti ed embrioni dei rispettivi partner defunti, esportazione verso la Spagna, ove le due donne intendevano sottoporsi a PMA, la Corte Europea dei diritti dell’uomo, sez. V, 14 settembre 2023 (nn. 22296/20 e 37138/20) ha escluso che il diniego opposto dall’autorità giudiziaria francese violasse il diritto al rispetto della vita privata e familiare (art. 8Convenzione europea dei diritti dell’uomo). Le due cause esaminate, in particolare, riguardavano il divieto di esportare lo sperma del marito defunto quanto alla prima ricorrente, e gli embrioni fecondati con il liquido seminale del marito defunto quanto alla seconda ricorrente, in Spagna, paese in cui era consentita la inseminazione artificiale post mortem.
Il contributo descrive una importante ordinanza della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione che ha fornito una significativa precisazione su una tematica di grande delicatezza per la tutela dell’integrità psico-fisica della persona che lavora. Infatti, la pronuncia n. 25191 del 24 agosto 2023 ha stabilito che il giudice del merito deve considerare anche il danno morale in via autonoma (oltre all’indennizzo Inail e al danno differenziale “biologico” puro), purché esso sia, con ogni mezzo ammissibile, adeguatamente provato.
La Corte di cassazione, con ordinanza depositata l’11 settembre 2023, n. 26264, ribadisce alcuni principi in materia di concorso di colpa ex art. 2054, secondo comma, c.c.; di quantificazione del danno mediante la tecnica tabellare del “punto pesante” e di delineazione della tempistica processuale circa la richiesta di risarcimento del danno alla capacità lavorativa specifica.
Il giudice è chiamato, in via del tutto eccezionale, a ingerirsi nella vita privata della famiglia, adottando i provvedimenti relativi alla prole, in luogo dei genitori che non siano stati in grado di comporre i propri dissidi. La decisione sul percorso d’istruzione, nella scelta tra scuola pubblica e privata, deve essere assunta secondo il criterio legale dell'esclusivo riferimento al superiore interesse, morale e materiale, del minore. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, ordinanza 19 settembre 2023, n. 26820.
Il Tribunale di Catania, con la sentenza del 13 marzo 2023, affronta la questione dell’apertura della liquidazione giudiziale di gruppo verso imprese c.d. “minori” e dell’interpretazione dell’art. l’art. 287, comma 5, c.c.i. accogliendone un’interpretazione estensiva e valorizzando la portata innovativa del nuovo codice della crisi: la volontà di assoggettare a procedura di accertamento dello stato di crisi o insolvenza qualsiasi tipo di debitore, con la sola esclusione degli enti pubblici.
L’art. 147 co. 1 l. not. si integra nel sistema della responsabilità disciplinare notarile, nel senso che esso prevede una scala di sanzioni secondo la gravità del fatto da integrare con l’avvertimento e la sanzione pecuniaria, secondo l’elenco generale ex art. 135l. not., nonché da modulare ex art. 144l. not. se si avverano circostanze attenuanti (in applicazione di tale principio, la Suprema Corte ha confermato il provvedimento che aveva irrogato ad un notaio una sanzione pecuniaria per non aver tenuto un conto corrente destinato a ricevere denaro dai clienti per pagare le imposte). Così ha stabilito la Cassazione civile con la sentenza n. 25458/2023.
Sulle piattaforme c'è molta scelta anche se non sempre di qualità, anzi. Si può dire che quando non si tratta di grandi produzioni hollywoodiane destinate alle sale mondiali nelle quali sono investiti budget significativi nelle altre produzioni queste riflettono la vita e le storie delle persone. Anche se pure in questo ambito non mancano connotazioni di genere (sentimentale, azione, crime, thriller e quant'altro), il dato di fondo è, non solo per l'ambientazione (città, strade, case) quello delle diverse realtà sociali con caratterizzazioni specifiche.
Il nuovo comma inserito nell’art. 33 della Carta Costituzionale persegue lo scopo di tutelare l’attività sportiva come strumento di sviluppo della persona
Sull’amministratore dimissionario grava l’obbligo di corretta gestione della società e di corretta tenuta e conservazione dei libri e scritture contabili fino a quando lo stesso non è sostituti pienamente nel suo ruolo da altro soggetto formalmente nominato dall’assemblea dei soci. Così si è espressa la Cassazione penale con la sentenza n. 37012/2023.
La Commissione Studi d'Impresa del Consiglio Nazionale del Notariato, in data 14 giugno 2023, ha approvato all'unanimità lo studio n. 41-2023/I, con il quale sono state proposte alcune soluzioni operative molto innovative in tema di assemblee societarie svolte esclusivamente a distanza e senza la compresenza del Notaio e del Presidente nel medesimo luogo.
La vicenda scrutinata dal Tribunale di Vallo della Lucania (giudice dott.ssa Marianna Frangiosa) 4 maggio 2023, n. 388, può così riassumersi. Parte attrice ha agito lamentando che il fratello, comproprietario di un immobile di cui la ricorrente è titolare, in comunione pro indiviso, per una quota di un terzo, avesse locato a sua insaputa il bene ed incassato l’intero corrispettivo, senza versarle alcunché, nonostante le diffide inoltrate a tal fine.
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato orientamenti essenziali relativi alla Direttiva NIS 2. Gli orientamenti hanno l’obiettivo di fornire chiarezza sull’applicazione delle disposizioni della Direttiva e sono rivolti a tutte le parti coinvolte all’interno dell’Unione Europea.
Con provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. del 12 settembre 2023, il Tribunale di Napoli ha ordinato la reintegrazione del Sovraintendente del Teatro San Carlo cui il contratto era stato fatto cessare prima del tempo in base al D.L. n. 51/2023: il Tribunale di Napoli ha affermato che il D.L. n. 51/2023 non si applica al caso esaminato e per questo ha dichiarato l’illegittimità del recesso anticipato, sollevando dubbi di costituzionalità ma senza rinvio alla Corte costituzionale, sia per il tempo necessario che per la carenza di rilevanza rispetto al caso di specie.
Poiché durante il matrimonio ciascun coniuge è tenuto a contribuire alle esigenze della famiglia in misura proporzionale alle proprie sostanze, secondo quanto previsto dagli artt. 143 e 316-bis, comma 1, c.c., a seguito della separazione non sussiste il diritto al rimborso di un coniuge nei confronti dell’altro per le spese sostenute in modo indifferenziato per i bisogni della famiglia durante il matrimonio. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. II, ordinanza 19 luglio 2023, n. 21100.
Con l’ordinanza n. 25969 del 6 settembre 2023 la Corte di cassazione ha riaffermato il principio secondo il quale il giudice, nel valutare la proporzionalità della sanzione disciplinare rispetto all’infrazione commessa dal dipendente, possa tener conto del “disvalore ambientale” delle condotte in virtù del ruolo e delle responsabilità da questi detenute.
Pronunciandosi su un caso “italiano” in cui si discuteva della legittimità del comportamento delle autorità di polizia cui era stato addebitato di non aver fatto tutto il possibile per impedire la morte da overdose di stupefacenti di un uomo che si trovava in stato di arresto nei locali della Questura di Milano, la Corte EDU ha ritenuto, a maggioranza, che vi fosse stata una violazione dell’art. 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU, Sez. I, 14 settembre 2023, n. 2264/12, A. ed altri c. Italia).
La comunicazione che il Collegio sindacale deve fare senza indugio alla CONSOB, ai sensi dell’art. 149, comma 3, T.U.F., riguarda tutte le irregolarità che tale collegio riscontri nell’esercizio della sua attività di vigilanza perché la legge non demanda ai sindaci alcuna funzione di filtro preventivo sulla rilevanza delle attività da loro riscontrate, al fine di selezionare quali debbano essere comunicate alla CONSOB e quali non debbano formare oggetto di detta comunicazione. Così si è recentemente espressa la seconda sezione civile della Suprema Corte con la sentenza n. 25336/2023.
Con decreto del 18 agosto 2023, il Tribunale collegiale di Agrigento ha dettato un interessante principio di diritto in materia di applicabilità della riforma c.d. “Cartabia” alle sentenze relative a procedimenti instaurati prima dell’entrata in vigore della riforma, stabilendo che, ove una sentenza relativa ad un procedimento instaurato ante riforma sia stata utilizzata per instaurare un altro procedimento successivamente all’entrata in vigore della stessa, anche alla predetta trovi applicazione la disciplina successiva alla novella.
Il decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120 (entrato in vigore il 5 settembre scorso) ha introdotto importanti novità nella struttura degli enti sportivi dilettantistici, modificando a pochi giorni dalla loro entrata in vigore (avvenuta lo scorso 1° luglio, come disposto dal decreto Milleproroghe 2023), in modo incisivo, per quel che interessa il presente commento, i contenuti dei decreti legislativi n. 36 e n 39 del 28 febbraio 2021, peraltro già modificati dal D.Lgs. n. 163/2022.
L’espressa previsione di inderogabilità sancita dal d.m. n. 37 del 2018 e le norme in tema di equo compenso implicano che il giudice, nel liquidare le spese di lite, non possa scendere al di sotto dei minimi previsti dal d.m. n. 55 del 2014. Così ha stabilito la Cassazione civile, con la sentenza n. 25847/2023.
Il decreto ministeriale del 1° agosto 2023 del Ministero della Giustizia, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, pubblicato in G.U. n. 183 del 7 agosto 2023, si occupa degli incentivi fiscali per la mediazione e la negoziazione assistita. Il beneficio fiscale riconosciuto dal decreto è rappresentato dal credito di imposta, in diverse misure e a determinate condizioni, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo n. 28/2010, come modificato dalla riforma Cartabia.
Si configura la bancarotta impropria da false comunicazioni sociali con l’esposizione in bilancio di un attivo superiore a quello reale, attraverso rivalutazioni fittizie di cespiti immobiliari in deroga all’art. 2426 c.c. Secondo la sentenza n. 36807/2023 della Cassazione penale, le modifiche normative che si sono succedute, da ultimo con la legge di bilancio 2023, pur avendo inciso sulla disciplina della rivalutazione volontaria dei beni di impresa in deroga all’art. 2426 c.c., non hanno comportato alcuna abolitio criminis delle false comunicazioni sociali, non avendo introdotto la possibilità di operare alcuna rivalutazione discrezionale ed indiscriminata delle immobilizzazioni.
Il contenuto delle dichiarazioni rese dalle parti nel contratto di compravendita immobiliare, che il notaio deve rogare, non è di per sé sufficiente per esonerare tale professionista dai suoi obblighi di protezione, consiglio e, a monte, informazione circa gli esiti delle verifiche catastali e proprietarie del bene. È quanto statuito dalla Cassazione nell’ordinanza n. 23718/2023.
La Corte di Cassazione, ordinanza 5 settembre 2023, n. 25910 accoglie parzialmente (e con rinvio) il ricorso di una giovane donna sottopostasi ad un intervento al seno, volto ad ottenere la condanna di un’azienda ospedaliera per i danni da lei subiti. Si sofferma, in particolare, sul danno da perdita di chance che consiste non nella perdita di un vantaggio, economico e/o non economico, che sia certo ed attuale, bensì nella perdita della concreta possibilità di conseguire un vantaggio sperato.
La sentenza della Cassazione penale, Sez. III, 28 agosto 2023, n. 35847 in commento si occupa della distinzione fra collare elettrico telecomandato dal padrone del cane, denominato anche collare da addestramento, e collare automatico antiabbaio, per affermare l’applicabilità a quest’ultimo dell’art. 727, comma 2, c.p., senza che sia necessario accertarne l’effettivo utilizzo, come invece richiederebbe l’indirizzo di legittimità affermatosi in tema di collari elettrici, e ciò in ragione del suo azionamento automatico al latrare del cane, mentre in caso di collare comandato a distanza resterebbe necessario accertarne l’effettiva attivazione perché si configuri il reato di cui al secondo comma dell’art. 727 c.p., che richiede la detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura e produttive di gravi sofferenze .
Non sussiste la responsabilità professionale del notaio che abbia omesso di indicare la presenza di vincoli limitativi della proprietà su immobili trasferiti mediante atto da lui rogato, quando sia provato che il contraente interessato a tale informazione conosceva certamente l’esistenza di quei vincoli, non ravvisandosi in tale ipotesi né la violazione del dovere di diligenza qualificata previsto dall’art. 1176 c.c., da doversi comunque interpretare alla stregua del canone generale di buona fede, né il nesso di causalità tra l’omessa informazione e la stipulazione dell'atto traslativo. In questo modo si è espressa la Cassazione civile con l’ordinanza n. 25278/2023.
La sentenza del Tribunale di Messina, Sezione lavoro, 22 luglio 2023, n. 1485 in commento ricostruisce il quadro sistematico di norme che disciplinano il diritto alla mensa con modalità sostitutive di quei lavoratori che, per le particolari modalità con cui rendono la prestazione lavorativa, non possono fruire del servizio mensa. Il Giudice messinese tenta di dare una risposta all’impasse creata dalla contrattazione collettiva del comparto sanità che, a differenza di altri comparti, non contiene la specifica disciplina del diritto alla mensa per ciascuna tipologia di lavoratore.
Il marchio forte è meritevole di una tutela rigorosa. In punto di diritto il marchio forte è tale qualora sia costituito da segni (una parola, un disegno, una lettera, una cifra, un suono, una tonalità cromatica), completamente di fantasia che sono pertanto privi di un autonomo contenuto significativo o evocativo ovvero siano estranei ai prodotti o ai servizi cui vengono apposti. In questo modo si è espresso il Tribunale di Napoli con la sentenza n. 608 del 19 gennaio 2023.
Integra il delitto di detenzione di materiale pedopornografico ai sensi dell'art. 600-quater comma 1 c.p. la disponibilità di files di contenuto pedopornografico archiviati sul cloud storage di una chat di gruppo ed accessibili, per il tramite delle proprie credenziali, da parte di ogni componente del gruppo che abbia ad essa consapevolmente preso parte e che sia consapevole del contenuto dei files ivi contenuti (Cassazione penale, Sez. III, sentenza 4 settembre 2023, n. 36572).
La sospensione feriale dei termini si applica alle cause in materia di separazione, divorzio ed esercizio della responsabilità genitoriale, poiché esse non rientrano nella materia degli “alimenti” richiamata dall’art. 92 del R.D. n. 12/41. Lo stabilisce il Tribunale di Udine, decreto 27 luglio 2023.
Nella sentenza 19 giugno 2023, n. 3267 in esame, la Terza Sezione della Corte di Appello di Catania, con ampi richiami alla giurisprudenza sovranazionale, ribadisce la natura ripristinatoria dell’ordine di demolizione e ne afferma la legittimità anche a fronte di una situazione di indigenza economica del soggetto interessato.
È costituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze il sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici (SICONBEP) al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi alle concessioni di beni pubblici. È previsto dal D.Lgs n. 106, del 26 luglio 2023 (G.U. Serie Generale n. 186, del 8 agosto 2023).
Pronunciandosi su un caso “francese” in cui si discuteva della legittimità del rifiuto opposto dalle autorità di rivelare informazioni sui donatori di gameti ad un soggetto nato mediante tecniche di riproduzione artificiale, la Corte EDU Sez. V, 7 settembre 2023 (nn. 21424/16 e 45728/17) ha escluso, sebbene a maggioranza (quattro voti contro tre), la violazione dell’art. 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il caso riguardava l'impossibilità, lamentata dai ricorrenti, nati negli anni '80 mediante la procreazione medicalmente assistita (PMA) con l'utilizzo di donatori terzi, di accedere alle informazioni relative ai rispettivi donatori. Questa situazione è durata fino al 1° settembre 2022, quando in Francia è entrato in vigore un nuovo sistema giuridico per ottenere l'accesso alle proprie origini. La nuova legge ha infatti introdotto un sistema di accesso alle informazioni sulle proprie origini per i soggetti nati prima della sua entrata in vigore; tuttavia, ciò è soggetto al consenso dei donatori.
La sentenza precisa in quali casi in presenza di due atti di impugnazione la decisione di uno esclude la possibilità di pronunciarsi sull’altro (Cassazione penale, Sez. I, sentenza 26 luglio 2023, n. 32593).
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 24 agosto 2023, n. 25217, annullando la decisione del giudice di merito, ha ritenuto responsabile dell’infortunio il datore di lavoro domestico che non aveva dimostrato di avere impedito alla colf l’uso di una scala in condizioni di sicurezza.
Il Tribunale di Oristano, con sentenza del 7 agosto 2023, ha affermato che il rendiconto condominiale deve essere redatto secondo il “principio di cassa”: l’art. 1130-bis c.c. non afferma, tuttavia, (soltanto) ciò.
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 28 luglio 2023 il Decreto del Ministero della Giustizia n. 99 dell'11 luglio 2023, che emana il regolamento relativo al funzionamento della banca dati delle aste giudiziarie. Si attendono le specifiche tecniche.
Il Regolamento (UE) 2022/868 del 30 maggio 2022 “Data Governance Act “ si applica a decorrere dal 24 settembre 2023, in modo obbligatorio in tutti i suoi elementi, in Italia e in ciascuno degli Stati membri. Sono previste anche disposizioni transitorie, tra cui quelle per i fornitori dei nuovi servizi di intermediazione dei dati, al quale è concesso di ottemperare entro il 24 settembre 2025. La ratio di questo nuovo corpus normativo si fonda sul presupposto che i dati generati o raccolti da enti pubblici possano apportare significativi benefici alla società, ove riutilizzati per finalità di interesse generale. Tuttavia, a causa della sensibilità di tali dati e della carenza di chiari requisiti procedurali, tecnici e giuridici per assicurare il rispetto dei diritti di terzi, limitare un effetto negativo su alcuni diritti fondamentali e principio di non discriminazione, nonché sulla protezione dei dati personali, ad oggi il riutilizzo si è mostrato insufficiente e depotenziante i reali benefici perseguibili. Il Data Governance Act (DGA) si pone proprio l’obiettivo, in linea con la strategia europea sui dati, di introdurre regole chiare in materia di riutilizzo, con una spinta verso la monetizzazione regolamentata degli stessi. In questo articolo approfondiremo l’ambito di applicazione del DGA, le nuove entità regolamentate, le condizioni vincolanti previste per il riutilizzo dei dati, l’interessante concetto di c.d. “altruismo dei dati” nonché tracceremo i punti di integrazione e contatto con il GDPR fornendo alcuni primi spunti interpretativi.