La Corte di Appello di Catanzaro, sentenza 8 marzo 2023, n. 287 ha parzialmente accolto l’appello proposto dai genitori di una neonata deceduta per responsabilità di una struttura sanitaria, riconoscendo agli stessi il danno da perdita del rapporto parentale e quantificandolo mediante l’applicazione delle nuove tabelle integrate a punti elaborate dall’Osservatorio del Tribunale di Milano, in quanto applicabili anche dal giudice di appello qualora la parte ne abbia fatto richiesta nel precedente grado di giudizio.
La Cassazione civile, sez. I, ordinanza 10 febbraio 2023, n. 4200 si pronuncia nuovamente in merito ai criteri di attribuzione dell’assegno di divorzio, ribadendo l’attuale orientamento interpretativo che afferma il principio dell’autoresponabilità dei coniugi e la necessità di accertare, tra l’altro, le ragioni dello squilibrio economico tra i coniugi stessi, nonché, in particolare, i motivi della decisione dell’ex coniuge richiedente di non reperire un’attività lavorativa dopo il matrimonio.
Con la sentenza n. 50 del 2023 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento all’art. 117, comma 2, lett. s), Cost. – dell’art. 12, comma 1, lett. a), della legge regionale Lombardia n. 9 del 2022, nella parte in cui ha sostituito il secondo periodo del comma 12 dell’art. 21 della legge regionale Lombardia n. 26 del 2003, prevedendo non più che la messa in sicurezza avrebbe dovuto essere realizzata “secondo i criteri e le modalità previste dal D.Lgs. n. 36 del 2003, bensì “in coerenza con gli obiettivi di tutela ambientale, fissati dal D.Lgs. 36 del 2003”, perché, attraverso siffatta formula generica, non è più assicurata l’applicazione automatica dei criteri e delle modalità previsti dal citato D.Lgs. n. 36 del 2003.
Con l’ordinanza interlocutoria n. 5870 del 27 febbraio 2023 la Quinta Sezione civile ha disposto la trasmissione degli atti al Primo Presidente ai fini dell’eventuale rimessione alle Sezioni Unite al fine di stabilire se sia giuridicamente corretta e costituzionalmente orientata l’interpretazione dell’ art. 8, comma 2, del d.lgs. n. 504 del 1992 nel senso che l’agevolazione va riconosciuta anche nel caso di abitazione principale «nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale», dimori abitualmente “senza” i suoi familiari.
È legittimo il licenziamento della dipendente che utilizza l’auto e la carta di credito aziendale per finalità non connesse allo svolgimento della prestazione lavorativa, anche se la contestazione degli addebiti non avviene nell’immediatezza. Invero, nel rapporto di lavoro in generale, e in particolar modo quando si assegnano al dipendente l’auto aziendale e la carta di credito intestata alla società, si fa affidamento sul corretto utilizzo di tali strumenti di lavoro, in funzione esclusiva delle esigenze connesse alla prestazione, non potendosi esigere un controllo costante di parte datoriale che presupporrebbe null’altro che una pregiudiziale sfiducia nell’operato del dipendente e quindi la negazione di quel patto di reciproca fiducia che sta alla base di ogni rapporto negoziale e del rapporto di lavoro in special modo. A confermarlo è la Cassazione con ordinanza 15 marzo 2023, n. 7467.
Sussiste l’istigazione alla violenza per motivi religiosi in quelle manifestazioni di pensiero dirette a persuadere e muovere all’azione l’ascoltatore. Questo è quanto stabilito dalla Suprema Corte di cassazione con la sentenza della prima sezione penale del 7 marzo 2023, n. 9656.
Nel caso di giudizio di opposizione avverso decreto ingiuntivo in materia di liquidazione degli onorari e dei diritti di avvocato, regolato dall’art. 14 del d.lgs. n. 150/2011 vigente ratione temporis, pur trattandosi di controversia in ordine alla quale la domanda va proposta nelle forme del ricorso, qualora, al contrario, essa sia introdotta con atto avente la forma della citazione, il giudizio è correttamente instaurato ove quest’ultima sia stata notificata tempestivamente, producendo gli effetti sostanziali e processuali che le sono propri. A confermarlo è la Cassazione con ordinanza n. 8045 del 21 marzo 2023.
Nella settimana in cui sono stati pubblicati in G.U. il D.L. sugli strumenti finanziari digitali e il D.Lgs. 28/2023 relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori, l’Assemblea della Camera ha approvato in via definitiva il ddl delega in materia di politiche in favore delle persone anziane. Arriva il primo ok per il provvedimento sulla tutela del diritto d’autore sul web: ora passa al Senato. Stallo in Commissione Giustizia della Camera per il ddl sulla tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
La reiterata emissione, da parte del notaio, di fatture irregolari integra la fattispecie di illecita concorrenza di cui all’art. 147, lett. c), L. n. 89/1913 in relazione all’art. 14 del codice deontologico. Conseguentemente, secondo quanto statuito dalla Suprema Corte nella sentenza n. 4758/2023, qualora oggetto della contestazione disciplinare sia anche la violazione della lett. b) del succitato art. 147, sussiste un concorso apparente di norme, atteso che quest’ultima rimane assorbita dalla fattispecie sopra citata.
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con la sentenza 13 febbraio 2023 n. 7, ha affrontato e risolto la controversa questione dei rapporti tra il giudizio di impugnazione dell’informazione antimafia interdittiva e delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese nell’ambito della prevenzione della corruzione e il c.d. controllo giudiziario volontario, previsto dall’art. 34-bis, comma 6, del D.Lgs. n. 159/2011.
La Suprema Corte conferma il suo costante orientamento e afferma che non sono ripetibili le attribuzioni effettuate da un coniuge in favore dell’altro in costanza della vita matrimoniale, in quanto – in assenza di prova contraria – si presume che tali dazioni concorrano a realizzare il progetto di vita in comune. Sono invece ripetibili le attribuzioni successive alla separazione posto che in tal caso è certamente cessato il progetto familiare. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. III, ordinanza 21 febbraio 2023, n. 5385.
La Cassazione penale, Sez. IV, con la sentenza 10 marzo 2023, n. 10089 afferma che è possibile fondare un giudizio di responsabilità colposa per un infortunio derivante dalla scelta del lavoratore, prevedendo un vero e proprio obbligo in capo al committente di verificare l’idoneità tecnico-professionale del lavoratore autonomo scelto in relazione alla pericolosità del lavoro.
L’art. 67 C.C.I.I. consente al consumatore sovraindebitato di proporre ai creditori la ristrutturazione dei propri debiti attraverso una proposta avente contenuto libero e che preveda il soddisfacimento, anche parziale e differenziato, dei crediti in qualsiasi forma. Per consumatore deve intendersi la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale, pur avendola eventualmente svolta in passato. Nel caso in esame, il Tribunale di Bologna ha affermato che per accedere alla ristrutturazione dei debiti non è sufficiente che il sovraindebitato appaia un consumatore nel momento in cui presenta la domanda; il tenore della legge appare chiaro e non consente di estendere la disciplina di cui all’art. 67 C.C.I.I. a debiti diversi da quelli consumeristici. Così ha deciso il Tribunale di Bologna con il provvedimento del 27 febbraio 2023.
Con sentenza del 17 gennaio 2023, n. 4949, la Corte d’Appello di Roma conferma l’orientamento ormai consolidato secondo il quale, ai fini dell’indicazione delle mansioni oggetto del patto di prova, il rinvio alla declaratoria del contratto collettivo integra il requisito di specificità solo quando sia in grado di identificare un preciso profilo professionale.
Con la sentenza n. 45 del 2023 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento all’art. 111 Cost. – dell’art. 630, comma 3, c.p.c., nella parte in cui prevede che il reclamo avverso l’ordinanza che accoglie l’estinzione o rigetta l’eccezione di estinzione del processo esecutivo per inattività delle parti si propone al giudice dell’esecuzione (con ricorso o all’udienza) e che del collegio giudicante sul reclamo faccia parte anche il giudice che ha emesso il provvedimento reclamato, poiché il giudizio di reclamo si iscrive fra i procedimenti di natura lato sensu impugnatoria, così attraendolo nella cornice delle garanzie costituzionali in tema di terzietà-imparzialità del giudice, che si protendono sino al processo esecutivo vòlto a rendere effettiva l’attuazione dei provvedimenti giurisdizionali.
La Corte di Cassazione penale, Sez. IV, con la sentenza 10 marzo 2023, n. 10143 si pronuncia sulla sussistenza della responsabilità penale dell’ente in relazione al reato presupposto di cui all’art. 25-septies, D.Lgs. n. 231/2001 anche nel caso il cui l’autore di reato sia rimasto ignoto, ovvero quando, gli imputati-persone fisiche, siano stati assolti nel separato giudizio, non essendo venuto meno il fatto, o meglio essendo stata provata nel giudizio nei confronti dell’ente la colpa dell’organizzazione che consente l’imputazione all’ente dell’illecito penale.
L'integrazione della fattispecie criminosa di infanticidio non richiede che la situazione di abbandono materiale e morale rivesta un carattere di oggettiva assolutezza, trattandosi di un elemento oggettivo da leggere in chiave soggettiva, in quanto è sufficiente anche la percezione di totale abbandono avvertita dalla donna nell'ambito di una complessa esperienza emotiva e mentale, quale quella che accompagna la gravidanza e poi il parto. A stabilirlo è la Cassazione con sentenza 10 marzo 2023, n. 10284.
Il Tar Lazio approfondisce la ratio della normativa sulla proroga del permesso di costruire (art. 15 D.P.R. 380/2001), andando a identificare i canoni che l’ente comunale deve seguire nel provvedere sulle istanze di proroga quale espressione di discrezionalità amministrativa. Questa, nello specifico, deve informarsi ai canoni di ragionevolezza e congrua motivazione, tenuto conto delle finalità della norma, del contesto urbanistico ed edilizio (assumendo importanza eventuali mutamenti tra il momento del rilascio del titolo e quello di domanda di proroga). Lo stabilisce il Tar Lazio, sez. II stralcio, sentenza 22 febbraio 2023, n. 2975.
Il 15 marzo scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 il D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 attuativo della Direttiva UE 2019/1937, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione. Si è inteso così dare risposta alle esigenze dell’UE di fissare uno standard europeo minimo di tutela per i cd. “whistleblowers”, ossia azionisti, apicali, dipendenti, fornitori, consulenti, tirocinanti, lavoratori autonomi, etc. che segnalano violazioni del diritto dell’UE e nazionale che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’Amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui sono venuti a conoscenza nel contesto lavorativo.
Il diritto reale di abitazione, riservato al coniuge superstite dall’art. 540, co. 2, c.c., ha ad oggetto la sola “casa adibita a residenza familiare”, e cioè l’immobile in cui i coniugi abitavano insieme stabilmente prima della morte del de cuius, quale luogo principale di esercizio della vita matrimoniale; ne consegue che tale diritto non può comprendere due (o più) residenze alternative, ovvero due (o più) immobili di cui i coniugi avessero la disponibilità e che usassero in via temporanea, postulando la nozione di casa adibita a residenza familiare comunque l’individuazione di un solo alloggio costituente, se non l’unico, quanto meno il prevalente centro di aggregazione degli affetti, degli interessi e delle consuetudini della famiglia. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. II, sentenza 10 marzo 2023, n. 7128.
L’ordinamento italiano conosce l’istituto della fiducia, ma il Legislatore non si è mai premurato di darne una concreta definizione o spiegazione. È stato l’operatore giuridico a dover decifrarne “i segnali”, con uno sforzo interpretativo non indifferente. In Italia, parlando di fiducia, non si possono non considerare e confrontare due “cugini”: le Società Fiduciarie ed il Trust, strumenti di diversa origine, attraverso i quali si è data risposta ad esigenze molteplici, che oggi sono mutate.
I risultati di intercettazioni eseguite in procedimenti iscritti entro il 31 agosto 2020 sono utilizzabili in un procedimento diverso, anche se iscritto dopo questa data, soltanto se indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è previsto l’arresto in flagranza di reato. È quanto stabilito dalla Cassazione con sentenza 8 marzo 2023, n. 9846.
Il principio di "non dispersione (o di acquisizione) della prova", operante anche per i documenti - prodotti sia con modalità telematiche che in formato cartaceo - comporta che il fatto storico in essi rappresentato si ha per dimostrato nel processo, costituendo fonte di conoscenza per il giudice e spiegando un'efficacia che non si esaurisce nel singolo grado di giudizio, né può dipendere dalle successive scelte difensive della parte che li abbia inizialmente offerti in comunicazione. A stabilirlo è la Cassazione, a sezioni unite, con sentenza n. 4835 del 16 febbraio 2023.
Nella settimana in cui sono stati pubblicati in G.U. il D.Lgs. n. 24/2023 in tema di whistleblowing e il D.L. n. 20/2023 sull’immigrazione irregolare, il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di provvedimenti, tra cui il ddl con la riforma fiscale. Ok anche al Decreto sul Ponte sullo Stretto e al D.L. in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale, a breve in Gazzetta. L’Assemblea della Camera ha dato il primo via libera al progetto di legge sulla procedibilità d'ufficio e sull’arresto in flagranza.
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La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1439 del 18 gennaio 2023, ha confermato l'ormai consolidata posizione (Cass. 15930 del 18 maggio 2022 e Cass. 28905 del 12 novembre 2018) secondo la quale incorrerebbe in illecito disciplinare il Notaio che sistematicamente trascriva in maniera non tempestiva gli atti da lui ricevuti o autenticati, benché nel rispetto del termine massimo di trenta giorni stabilito dall'art. 2671 c.c., dall'art. 6 del D.lgs. 347/1990 e dalla normativa in tema di Modello Unico Informatico.
La delibera Anac 20 dicembre 2022, n. 621 rimodula, in larga parte, aumentandola, la tassa sulle gare dovuta da stazioni appaltanti e imprese partecipanti ai bandi, dal primo aprile 2023.
Nella sentenza 2 marzo 2023, n. 9065 la Sesta Sezione della Cassazione penale approfondisce il rapporto tra i delitti di cui agli artt. 570 comma 2, n. 2 c.p. e 570-bis c.p., mettendo in risalto il contrasto giurisprudenziale sulla applicabilità del concorso formale eterogeneo ovvero del concorso apparente di reati e aderendo all’orientamento secondo cui la violazione meno grave prevista ex art. 570-bis c.p. è assorbita nel più grave delitto di cui all’art. 570, comma 2, n. 2 c.p.
Il D.L. “PNRR 3” 24 febbraio 2023, n. 13 ha ridisegnato la governance del PNRR e del PNC introducendo un ennesimo profluvio di norme – di cui tracciamo un rapido riepilogo – tutte tese a centralizzare le scelte stretegiche, concentrare in capo al MEF i compiti di controllo e monitoraggio, snellire le procedure relative ad alcuni progetti ritenuti centrali.
La Cassazione civile, sez. III, sentenza 21 febbraio 2023 n. 5353 conferma il proprio più recente orientamento e ammette la validità in generale delle scritture a latere degli accordi di separazione anche dopo il divorzio. Rimane, a tutela delle parti deboli, il limite dei diritti inderogabili, che devono comunque essere verificati dal Giudice, e l’impossibilità di riconoscere a tali scritture autonomo valore di titolo esecutivo.
Il gestore di un sito web non è tenuto a provvedere, a seconda dei casi, alla cancellazione, alla deindicizzazione o all’aggiornamento di un articolo di stampa, a suo tempo legittimamente pubblicato, anche se relativo a fatti risalenti nel tempo, se non c’è un’esplicita richiesta. Solo su domanda dell’interessato scatta per il gestore l’obbligo di provvedere «senza indugio». Questo è quanto stabilito dalla sentenza n. 6806/2023 della Cassazione civile.
La decadenza dalla responsabilità genitoriale non costituisce una sanzione a comportamenti inadempienti dei genitori, ma si fonda sull’accertamento degli effetti lesivi che hanno prodotto e possono ulteriormente produrre a danno dei figli, tali da giustificare una limitazione o l’ablazione della responsabilità genitoriale. Qualora i genitori, presi singolarmente, interagiscano positivamente con i minori e i pregiudizi del passato al benessere di questi ultimi risultino derivati dal malsano rapporto di coppia che li coinvolgeva, non vi è ragione, nel contesto della separazione coniugale in atto, di incidere sulla responsabilità genitoriale, risultando sufficiente l’adesione dei genitori a un progetto, predisposto dai servizi sociali, di coordinazione genitoriale finalizzato a sostenerli e affiancarli nel percorso finalizzato a permetter loro di assumere congiuntamente le decisioni di maggiore importanza per i figli, ammonendo entrambi a intraprendere tali percorsi pena l’assunzione di provvedimenti ablativi della responsabilità genitoriale. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, ordinanza 1 marzo 2023, n. 6186.
Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali compete all'ente impositore, salva la riduzione della quota variabile della TARI per i contribuenti che provvedano al relativo riciclo in proprio o con l'ausilio di imprese autorizzate. Grava sul contribuente l'onere di provare la sussistenza delle condizioni per beneficiare del diritto ad ottenere una riduzione della superficie tassabile o l’esenzione. Questo è quanto stabilito dalla sentenza n. 5433/2023 della Cassazione civile.
Con la sentenza n. 40 del 2023 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale – in riferimento all’art. 3 Cost., in combinato disposto con gli artt. 42 e 117 comma 1, Cost.,, quest’ultimo in relazione all’art. 1 Prot. addiz. CEDU – dell’art. 4, comma 1, del D.lgs. n. 297 del 2004, limitatamente al primo periodo, nella parte in cui prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria “di euro cinquantamila” anziché “da un minimo di diecimila a un massimo di cinquantamila euro” per le inadempienze delle strutture di controllo delle produzioni agroalimentari registrate con denominazione di origine o indicazione geografica protetta (DOP o IGP), poiché l’equiparazione delle condotte più gravi e pericolose a quelle di minor rilievo, con la previsione per tutte di una sanzione in misura fissa, contrasta con il principio di proporzionalità delle sanzioni.
In funzione dell'applicazione dell'art. 1956 c.c., se nell'ambito di un rapporto di apertura di credito in conto corrente si manifesta un significativo peggioramento delle condizioni patrimoniali del debitore rispetto a quelle conosciute al momento dell'apertura del rapporto non conseguente all'erogazione di ulteriore credito, tali da mettere a repentaglio la solvibilità del debitore medesimo, la banca creditrice, nel momento in cui viene a conoscenza di tale significativo peggioramento, è tenuta, a tutela dell'interesse del fideiussore per obbligazioni future, a porre immediatamente termine al rapporto bancario impedendo ulteriori atti di utilizzazione del credito che aggraverebbero l'esposizione debitoria, ovvero ad avvisare il fideiussore di tale significativo peggioramento, pena la perdita di efficacia della garanzia. Così ha stabilito Cassazione civile con l’ordinanza n. 5017/2023.
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza 13 febbraio 2023, n. 5, ha affrontato il tema dell’ammissibilità e dei limiti operativi del vincolo di destinazione d’uso dei beni culturali.
Il Tribunale di Venezia, ordinanza 24 ottobre 2022, entra nel merito della questione sorta tra Gallerie dell’Accademia di Venezia e il Ministero della Cultura, da una parte, e la nota società Ravensburger, dall’altro, per l’utilizzo da parte di quest’ultima dell’immagine de “L’Uomo vitruviano” di Leonardo da Vinci per la commercializzazione di un puzzle. Secondo l’ordinanza del 24 ottobre 2022, il danno patito è costituito, in primo luogo, dallo svilimento dell’immagine e della denominazione del bene culturale (perché riprodotti e usati senza autorizzazione e controllo rispetto alla destinazione) e, in secondo luogo, dalla perdita economica patita dall’Istituto museale (per il mancato pagamento del canone di concessione e dei corrispettivi di riproduzione).
Il tessuto connettivo delle nostre filiere produttive è costellato da piccole e medie imprese...
Con la sentenza del 28 dicembre 2022, n. 3047, il Tribunale di Verona, in composizione monocratica, è intervenuto sull’annoso tema dell’accertamento tecnico con etilometro per comprovare lo stato di ebbrezza e la sua rilevanza penale.
Con una sentenza del 9 febbraio 2023 (C-453/21), la Corte di Giustizia dell’Unione Europea è tornata sul tema dell’indipendenza del responsabile della protezione dei dati (DPO), una delle principali innovazioni del recente assetto normativo in materia di protezione di dati personali.
Il d.l. 29 dicembre 2022, n. 198 (c.d. Decreto Milleproroghe), recentemente convertito con modificazioni nella legge 24 febbraio 2023, n. 14, ha nuovamente prorogato il termine previsto dall’art. 101, comma 2, del d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (c.d. Codice del Terzo Settore, CTS) per l’adeguamento, con quorum deliberativi ridotti, degli statuti delle Onlus, delle organizzazioni di volontariato (Odv) e delle associazioni di promozione sociale (Aps). E’ così possibile fino al 31 dicembre 2023 per questi enti utilizzare le maggioranze previste per l’assemblea ordinaria al fine di modificare gli statuti adeguandoli alle norme inderogabili del Codice del Terzo Settore.
Ancorché storicamente datato – la vicenda risale agli anni 1980, nel Wisconsin nella contea di Manitowoc - il film documentario Making murderer, visibile su Netflix, ricostruisce l’odissea di un uomo riconosciuto innocente dopo 18 anni di carcere. Si tratta di una vicenda emblematica connotata dai pregiudizi di una piccola comunità, dai legami tra la polizia ed alcuni cittadini, dalle violazioni delle regole processuali.
Nella settimana in cui sono stati pubblicati il D.Lgs. n. 19/2023 sulle trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere e la L. 17/2023 di conversione del D.L. 2/2023 con misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale, il Consiglio dei ministri ha varato il c.d. Decreto immigrazione e ha approvato in via definitiva alcuni D.Lgs., tra cui quello in tema di class action e sul whistleblowing. Convertiti in legge il D.L. 3/2023 sugli eventi calamitosi e il D.L. 5/2023 sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti. In Commissione via libera al ddl in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza, che a breve approderà all’Assemblea della Camera.
Il notaio, a prescindere dal distretto di appartenenza, è legittimato alla diretta effettuazione dell’adempimento della trascrizione degli atti di accettazione beneficiata di eredità, ricevuti ai sensi dell’articolo 484 c.c.
Il riposo giornaliero si aggiunge al riposo settimanale, anche se lo precede e ciò vale anche se la legislazione nazionale concede ai lavoratori un «tempo di riposo» (settimanale) superiore agli standard minimi stabiliti dal diritto dell’Unione (direttiva 2003/88 sull’organizzazione dell’orario di lavoro). In altre parole, secondo quanto si evince dalla sentenza MÁV-START pronunciata il 2 marzo 2023, causa C-477/21 dalla Corte di Giustizia, gli Stati UE hanno l’obbligo di concedere ai lavoratori il riposo giornaliero come diritto autonomo e indipendente dal riposo settimanale.
Con la sentenza n. 35 del 2023 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 2 e 32 Cost., dell’art. 3, comma 1, della legge n. 210 del 1992, nella parte in cui dispone che il termine triennale di decadenza per la richiesta di indennizzo del danno vaccinale decorra dalla conoscenza, a cura dell’avente diritto, del danno e non della sua indennizzabilità, poiché la conoscenza del danno, che segna il dies a quo del triennio per la presentazione della domanda amministrativa, suppone che il danneggiato abbia acquisito consapevolezza non soltanto dell’esteriorizzazione della menomazione permanente dell’integrità psico-fisica e della sua riferibilità causale alla vaccinazione, ma anche della sua rilevanza giuridica e quindi dell’azionabilità del diritto all’indennizzo.
Al fine di valutare in maniera giuridicamente corretta la responsabilità dell’amministratore delegato rispetto ad un sinistro verificatosi per inosservanza delle norme di sicurezza sul lavoro è rilevante accertare se sia presente una delega di funzioni ovvero una delega di gestione, nonché il contenuto effettivo di tale delega. È quanto si legge nella sentenza della Cassazione del 27 febbraio 2023, n. 8476.
In Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2023, è stata pubblicata la Legge 24 febbraio 2023, n. 15, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 gennaio 2023, n. 1, recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”. Il DL 1/2023, prevede disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare.
Con la sentenza 1° marzo 2023, n. 8735, la Terza Sezione della Cassazione penale ha ribadito che in tema di atti sessuali con persona minorenne ultra-sedicenne, di cui all'art. 609-quater c.p. la nozione di abuso di potere postula che l'agente abbia ottenuto il consenso della vittima al compimento degli atti sessuali mediante l'uso distorto dei poteri di direttiva e di comando connessi alla sua posizione di supremazia. L'abuso di poteri connessi alla posizione del soggetto agente rispetto alla vittima deve così costituire il mezzo per compiere gli atti sessuali approfittando dello stato di soggezione che deriva dall'affidamento, e cioè il mezzo per costringere il minore al rapporto sessuale o, almeno, per influenzarne la volontà, in modo che il suo eventuale consenso risulti viziato.
Pubblicato il Regolamento europeo 2023/435 del 27 febbraio che regola l'inserimento all’interno dei PNRR di capitoli dedicati al piano REPowerEU, finalizzati a sostenere misure per incrementare l'efficienza e il risparmio energetici, perseguire la decarbonizzazione, rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione.
Il presente commento è dedicato a una prima illustrazione delle novità apportate dalla riforma Cartabia (D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 — G.U. 17 ottobre 2022, n. 243, suppl. ord. 38/L) al giudizio davanti al giudice di pace, entrate in vigore il 1° marzo 2023.
Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte di appello aveva confermato la decisione di primo grado con la quale il Tribunale aveva condannato il conducente di un’auto per il reato di omicidio colposo, per aver investito un ciclista che lo precedeva nello stesso senso di marcia, la Corte di Cassazione penale, Sez. VI, con la sentenza 24 febbraio 2023, n. 8442 – nell’accogliere la tesi difensiva secondo cui giudici di merito avevano del tutto trascurato di valutare, laddove avevano affermato l'avvistabilità del ciclista alla distanza di 35-40 metri, sia che la bicicletta fosse priva di adeguati dispositivi di illuminazione sia che il ciclista non indossasse il giubbino catarifrangente, sia che la vittima fosse vestita con abiti scuri - ha ribadito che l' inoffensività della condotta di coltivazione di stupefacenti richiede alcuni indici: a) che l'agente sia un assuntore abituale; b) che non vi siano elementi idonei a ritenere la destinazione alla cessione a terzi; c) che la coltivazione abbia ad oggetto un numero limitato di piante; d) che sia svolta senza l'adozione di alcuna particolare tecnica atta ad ottenere un quantitativo apprezzabile di stupefacente.
Con sentenza 20 febbraio 2023, n. 254, la sez. III del Tar di Lecce ha indagato il tema riguardante il regime edilizio che presiede alla realizzazione dei campi da padel, in particolar modo chiarendo come deve escludersi che la stessa possa rientrare tra le attività “tout court” libere o assoggettate a mera comunicazione di inizio lavori.
In materia di gare pubbliche la valutazione della presenza di circostanze idonee a ingenerare il dubbio che, al di là delle cause tipiche di esclusione, il concorrente sia reso responsabile di un grave illecito professionale, è rimessa alla valutazione dell’Amministrazione e la ricorrenza di indagini penali non necessariamente comporta la necessità di dover dare rilievo alla vicenda nei termini di cui all’art. 80, V, lett. c), D.Lgs. n. 50/2016 (Codice degli appalti). Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. III, sentenza 20 febbraio 2023, n. 1719.
L’analisi dello stato delle trattative è decisiva al fine di valutare la fondatezza dell’istanza di autorizzazione a contrarre finanziamenti prededucibili. In particolare, l’obiettivo da perseguirsi è il bilanciamento tra l’esigenza dell’impresa debitrice di poter disporre di un nuovo apporto di finanza prededucibile e quella dei creditori di non vedere tradite le proprie aspettative di soddisfacimento, anche soltanto parziale, dei propri crediti rispetto al finanziatore; il fulcro tra le rispettive esigenze è il miglior soddisfacimento dei creditori attraverso la continuità aziendale. Così ha deciso il Tribunale di Bologna con l’ordinanza del 9 gennaio 2023.
In questo articolo l’autrice riprende l’analisi dei flussi di cassa dello studio notarile e spiega, con estrema precisione, come “costruire” un interessante strumento operativo che partendo dai dati del bilancio, generato per cassa, e della parcellazione permette di analizzare mensilmente l’andamento economico-finanziario dello studio. L’applicazione dello strumento, sui dati semplificati di un caso studio, darà evidenza del divario che intercorre tra ragionare sull’utile di bilancio e vigilare invece sulla situazione e l’andamento mensile dei flussi di cassa e dei conti correnti bancari dello studio.
Con il D.L. 24 febbraio 2023, n. 13 rubricato “disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonche' per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune. (23G00022)”, pubblicato nella G.U. serie generale n. 47 del 24 febbraio 2023, la cui entrata in vigore è fissata dal 25/02/2023, si è data attuazione alla riforma del processo tributario nella parte relativa all’attribuzione di determinate controversie, secondo un criterio di competenza in base al valore della lite, al giudice tributario monocratico.
Nella settimana in cui sono stati pubblicati il c.d. Decreto PNRR (D.L. 13/2023) e la legge di conversione del Milleproroghe 2023 (L. 14/2023), la Camera ha convertito in legge il Decreto impianti di interesse strategico nazionale. Ok definitivo anche per il ddl di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Al Senato, concluso l’esame del ddl con le deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane: a breve, quindi, approderà in Assemblea.