In materia di separazione e divorzio, i patti patrimoniali “autonomi”, non legati direttamente agli effetti della separazione dei coniugi, conservano una natura autonoma e, pertanto, non sono modificabili né in sede di revisione della separazione né in sede di divorzio. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I., ordinanza 3 dicembre 2025 n. 31486.
Pubblicato in G.U. il D.Lgs. 186/2025 su Terzo settore, crisi d’impresa, sport e IVA. La Camera ha approvato definitivamente il ddl di conversione del D.L. 159/2025 su sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre il Senato ha convertito il Decreto materia economia. In Commissione, prosegue l’esame della legge annuale per le PMI e della delega edilizia; a Palazzo Madama, presentati gli emendamenti governativi alla Legge di bilancio 2026.
Il professionista delegato alle operazioni di vendita ex art. 591 bis c.p.c. va considerato quale ausiliario del giudice dell’esecuzione, non essendo riconducibile la sua posizione a quella degli “estranei che partecipano all’esercizio della funzione giudiziaria” di cui all’art. 1, c. 1, L. n. 117/1988. Di talché, per i danni cagionati nello svolgimento dell’attività delegata ai sensi dell’art. 591 bis c.p.c. il predetto professionista risponde ex art. 2043 c.c. ove agisca con dolo o colpa grave, restando esclusa la responsabilità per colpa lieve, consistita in imperizia, nel caso in cui l’attività che ha causato il danno abbia richiesto la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà. Ciò posto, secondo quanto statuito dalla Cassazione civile nella sentenza n. 31423/2025, l’omessa indicazione nell’avviso di vendita di eventuali formalità, gravanti sul bene e che rimangono a carico dell’acquirente, non è ascrivibile a colpa del delegato il quale non è tenuto a inserire nell’avviso dati diversi da quelli di cui all’art. 570 c.p.c., nonché dall’ordinanza di vendita.
Il legislatore ha riscritto le regole del gioco eliminando quella "spada di Damocle" che pendeva su ogni immobile donato.
In tema di assegno divorzile, la rinuncia del coniuge a optare per scelte professionali più appaganti, a causa della dedizione alla vita familiare, giustifica, alla luce della rilevata disparità reddituale in relazione alla durata del matrimonio e all’età dell’avente diritto, l’erogazione di un assegno divorzile di natura compensativa, mentre la disponibilità, in capo alla parte che richiedente l’assegno, di un reddito mensile non gravato da oneri locativi (ove la medesima parte risulti proprietaria dell’immobile di residenza), esclude la sussistenza delle condizioni che giustificano il riconoscimento anche della componente assistenziale dell’assegno. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, ordinanza 27 novembre 2025, n. 31085.
Con sentenza dell’8 ottobre 2025, n. 8913 il Tribunale di Napoli si è pronunciato sulle domande proposte da un condominio che chiedeva la condanna del Comune, quale proprietario e custode del tratto di strada antistante lo stabile condominiale, all’eliminazione di alcuni rallentatori ivi installati, i quali causavano vibrazioni avvertibili all’interno dell’edificio, nonché al risarcimento dei danni non patrimoniali subiti dai singoli occupanti delle unità immobiliari ubicate nel fabbricato stesso. Da un lato, il venir meno in corso di causa dei fattori che avevano determinato le vibrazioni ha comportato che sul punto fosse dichiarata la cessazione della materia del contendere; d’altro canto, la domanda risarcitoria è stata dichiarata inammissibile a causa del riscontrato difetto di legittimazione attiva del condominio.
Il Tribunale di Catania; Sezione lavoro, con la sentenza n. 3687 del 15 ottobre 2025 affronta il tema della distinzione tra tirocinio formativo e rapporto di lavoro subordinato. La pronuncia ribadisce che la legittimità del tirocinio è subordinata alla effettività, continuità e prevalenza della formazione rispetto all’attività lavorativa, chiarendo che l’esaurimento precoce della funzione formativa e l’inserimento stabile del tirocinante nell’organizzazione aziendale determinano la riqualificazione del rapporto come lavoro subordinato, con conseguenze retributive e contributive integrali a carico del datore di lavoro.
Con la sentenza n. 180 del 2025 il Giudice delle leggi ha dichiarato la non fondatezza – in riferimento agli artt. 3, 23, 42, 53 e 117, comma 1, Cost., quest’ultimo in relazione all’art. 1 Prot. addiz. CEDU – delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 37, comma 7, del d.l. n. 21 del 2022, come convertito e successivamente modificato, nella parte in cui non prevede che il contributo straordinario sia deducibile dall’IRES, poiché tale non deducibilità si presenta non incoerente con la natura del contributo e rappresenta una deroga non irragionevole o sproporzionata al principio della deducibilità dall’IRES dei costi fiscali inerenti, trovando giustificazione nell’interesse fiscale connesso alle esigenze di finanza pubblica determinate dai descritti eventi straordinari.
Dopo una pregressa separazione consensuale, i coniugi chiedono congiuntamente il divorzio, dettando uniformi e articolate conclusioni, che il Tribunale di Siena, 17 novembre 2025, n. 330 accoglie. Nella parte motiva della conseguente sentenza il Tribunale, rilevato che per il rilascio del passaporto a ciascun genitore, anche in presenza di figli minori, non è più necessario l’assenso del partner, si limita, in ordine a questa parte delle condizioni pattuite, a prenderne atto. In sostanza, il Tribunale non respinge la condizione, né nega a essa ratifica, ma ne rileva e sottolinea la pleonasticità, considerata la disciplina attualmente vigente. Non ci troviamo di fronte ad alcuna forma di contenzioso, che il giudice debba risolvere, bensì a una specificazione, avente lo scopo di evitare che, per effetto di un’automatica approvazione della condizione, si possa dubitare della sua sopravvenuta inutilità.
Le nuove Linee Guida CAD adottate da ACN il 30 ottobre 2025 segnano l’avvio di una nuova fase della cybersicurezza pubblica e superano la logica delle “misure minime” introdotte con la Circolare AgID 2/2017. Con il Decreto del Direttore generale n. 344695, è stato approvato il documento “Linee Guida CAD - Definizione dei processi e delle procedure per la gestione degli incidenti di sicurezza informatica”, uno dei primi interventi regolatori organici attraverso cui ACN esercita pienamente le funzioni attribuite dagli artt. 51 e 71 del CAD. Il risultato è un cambio di passo rilevante: il modello definito da ACN ridefinisce l’intero sistema di gestione degli incidenti informatici nella PA e introduce obblighi e responsabilità che riguardano tutte le amministrazioni, indipendentemente da dimensione e complessità organizzativa.
Nei contratti pubblici la forma digitale non rappresenta un aspetto marginale, ma un elemento essenziale per garantire la regolarità dell’offerta e prevenire contestazioni o possibili esclusioni. La sentenza del Tar precisa che, pur non essendo obbligatorio prestare garanzia fideiussoria, in quanto si è mantenuta l’alternativa con la cauzione, si è tuttavia previsto che quando l’operatore economico scelga la prima, la polizza debba essere c.d. nativa digitale. Lo stabilisce il Tar Calabria, sentenza 1 dicembre 2025, n. 2039.
La sentenza della Cassazione penale, Sez. V, 28 novembre 2025, n. 38670 procede a una complessiva disamina della giurisprudenza della Corte di legittimità in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e ne traccia le differenze rispetto alla pena sostitutiva del lavoro di pubblica utilità per confermare l’orientamento secondo cui l’istituto è applicabile per tutti i reati di cui all’art. 550, c. 2, p.p. tra cui il furto punito dall’art. 624-bis c.p.
A seguito dell’analisi di alcuni recenti casi giudiziari internazionali, gli autori sottolineano l’importanza dell’effettività del controllo umano successivo all’utilizzazione degli strumenti di IA nella “revisione linguistica e stilistica” degli atti giudiziari in generale e delle sentenze in particolare, suggerendo alcuni possibili rimedi agli errori causati dai tools di intelligenza artificiale.
La Corte d’Appello di Venezia con la sentenza 13 novembre 2025, n. 716 esclude la legittimazione della società datrice di lavoro a intervenire nel giudizio previdenziale, nelle forme dell’intervento adesivo dipendente, poiché difetta in capo all’interveniente la titolarità del rapporto giuridico connesso al riconoscimento della natura professionale della malattia del lavoratore. L’interesse ad intervenire nel processo, pertanto, non può derivare né dall’incidenza eventuale sulla quantificazione del premio assicurativo, né dal differente ambito tra il giudizio previdenziale e la causa risarcitoria per il c.d. danno differenziale.
La forza maggiore o il caso fortuito, idonei ad impedire la decadenza dell'acquirente che non abbia unificato all’abitazione principale l’immobile contiguo acquistato nel termine di diciotto mesi dell'acquisto, devono consistere in un evento inevitabile ed imprevedibile ed essere caratterizzati dal requisito della non imputabilità al contribuente. Così ha stabilito la Cassazione civile con l’ordinanza n. 29262/2025.
Con il Regolamento (UE) 2025/2518 il Legislatore europeo interviene sul funzionamento dell’enforcement del GDPR nei casi di trattamento transfrontaliero e introduce una cornice procedurale comune per la gestione dei reclami, lo svolgimento delle indagini e la cooperazione tra autorità di controllo. Il testo rafforza il ruolo dell’autorità capofila e definisce termini e garanzie degli interessati.
L’Adunanza Plenaria Consiglio di Stato sentenza 7 novembre 2025 n. 16 ha affrontato e risolto la controversa questione relativa alla copertura, nell’ambito delle tariffe del servizio idrico integrato, degli oneri finanziari sostenuti a causa del differimento biennale nella corresponsione dei conguagli.
L’obbligo di cui all’art. 109T.U.L.P.S. per i gestori di esercizi alberghieri di accogliere esclusivamente persone munite di documento di identità idoneo implica necessariamente la verifica de visu della corrispondenza tra l’ospite e il titolare del documento esibito, poiché solo un controllo visivo – diretto o mediato da tecnologie di videocollegamento o simili – garantisce le finalità di sicurezza pubblica sottese alla norma; non sono dunque idonee a soddisfare tale obbligo le procedure di check in totalmente da remoto basate sulla mera trasmissione telematica dei documenti e sull’accesso automatizzato tramite codici o key box all’ingresso. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 9101 del 21 novembre 2025.
Anche laddove il giudizio di separazione personale si concluda con omologa dell’accordo raggiunto fra le parti, il giudizio si caratterizza per il compimento, da parte del difensore, di atti annoverabili alla fase decisionale, sì da giustificare il riconoscimento del compenso anche in relazione a tale segmento. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. II, ordinanza 24 novembre 2025, n. 30831.
Nell'ordinanza n. 29069 del 2025 la Corte di Cassazione civile ha stabilito che la “sorpresa archeologica”, che sospenda i lavori di ristrutturazione, non integra la forza maggiore, poiché non impedisce il trasferimento della residenza nel Comune di ubicazione dell'immobile entro 18 mesi, ma solo nell'unità immobiliare acquistata. La mancata dichiarazione nell'atto di acquisto dell'alternativa attività lavorativa, non sanata tempestivamente, comporta la decadenza dal beneficio.