Aggiornamenti

Notizie ed aggiornamenti

mercoledì 17 settembre 2025
La variabile fiscale nella gestione della crisi d'impresa
Strumenti a confronto e strategie operative
mercoledì 17 settembre 2025
Avvocati: divieto di espressioni offensive anche nella vita privata
La dignità e il decoro della professione impongono all’avvocato particolare attenzione nel linguaggio, anche nella dimensione privata (CNF, sentenza n. 64/2025)
mercoledì 17 settembre 2025
Il principio di proporzionalità nel procedimento tributario
L’art. 10-ter dello Statuto del contribuente: gli effetti pratici, le osservazioni della dottrina, le applicazioni giurisprudenziali e le questioni controverse
mercoledì 17 settembre 2025
Condominio: la violazione dei quorum non è causa di nullità della delibera
La decisione assunta in difetto delle maggioranze previste o dei quorum costitutivi è solo annullabile (Cassazione n. 10361/2025)
mercoledì 17 settembre 2025
Commercialisti e esperti contabili: al via la riforma
Nuove regole, adeguamento agli standard europei, innovazione, semplificazione dell’accesso, e società tra professionisti
mercoledì 17 settembre 2025
Le prestazioni socio-assistenziali per i malati affetti da Alzheimer sono a carico del S.S.N.

La Corte di appello di Milano, sentenza 9 giugno 2025, n. 1644, incentra la sua attenzione su una problematica di estrema attualità, ovvero quella concernente l’individuazione del soggetto giuridico tenuto all’onere del pagamento delle spese resesi necessarie per le prestazioni socio-assistenziali in favore dei malati di Alzheimer, giungendo alla conclusione – in riforma della pronuncia di primo grado e conformandosi agli orientamenti della giurisprudenza di legittimità – che esso grava sul Servizio sanitario pubblico sulla scorta della valorizzazione al massimo livello della tutela di diritto alla salute, senza che, perciò, possa sortire alcun effetto l’eventuale accordo di ricovero implicante l’assunzione di un impegno unilaterale, proveniente dal fruitore del servizio, al pagamento della retta.


mercoledì 17 settembre 2025
Controllo della corrispondenza e concorrenza sleale: i limiti del potere datoriale

La Corte di Cassazione civile, con la sentenza 29 agosto 2025, n. 24204, ha rigettato il ricorso di una società che lamentava atti di concorrenza sleale da parte di ex dipendenti, fondando le proprie accuse su comunicazioni e-mail acquisite da account personali. La Suprema Corte ha confermato l’inutilizzabilità della prova informatica, ribadendo i principi di tutela della privacy e i limiti del controllo datoriale, anche in fase post-contrattuale.


mercoledì 17 settembre 2025
La composizione negoziata della crisi può scongiurare il sequestro preventivo

Con la sentenza n. 30109/2025 la Corte di cassazione riconosce che il giudice di merito può giustificare il difetto di periculum in mora preclusivo del sequestro preventivo confiscatorio per illeciti tributari anche sulla base dall’ammissione del debitore ad una procedura di composizione negoziata della crisi, motivazione ritenuta insuscettibile di riforma in sede di legittimità. Una soluzione probabilmente imposta dal peculiare parametro del controllo affidato al giudice di legittimità avverso le ordinanze emesse in sede di riesame contro i provvedimenti di sequestro preventivo ma che consente di riferire, più in generale, alla gestione della crisi con trasparenti strumenti concorsuali o negoziali un significato tranquillizzante, utile per escludere il periculum in mora di modo da precludere il sequestro preventivo confiscatorio anche in difetto della prova che sia in corso l’estinzione del debito tributario mediante rateizzazione.


martedì 16 settembre 2025
Antiriciclaggio: cambiamenti in arrivo per professionisti e studi
La Legge 13 giugno 2025, n. 91, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 giugno 2025,  all’articolo 14 affida al Governo la delega per allineare l’ordinamento...
martedì 16 settembre 2025
Riforma costituzionale della magistratura, è giurisprudenza creativa?
L'iter parlamentare è in corso al Senato, con implicazioni per ulteriori passaggi legislativi e la possibile consultazione referendaria
martedì 16 settembre 2025
False comunicazioni sociali: più reati se il falso si ripropone nei bilanci successivi
La Cassazione chiarisce la natura plurima del reato di cui all'art. 2621 c.c. in relazione a documenti di bilancio riferiti a più esercizi (sentenza n. 27859/2025)
martedì 16 settembre 2025
Nuovi artigiani e commercianti: esonero contributivo Inps
Il Messaggio n. 2449/2025 illustra la procedura di presentazione della domanda per l’agevolazione prevista dalla L. n. 207/2024
martedì 16 settembre 2025
Chiarezza e motivazione degli atti nello Statuto dei diritti del contribuente
L'art. 7 della Legge n. 212/2000: il contenuto, gli effetti pratici nel procedimento tributario, le riflessioni della dottrina e le applicazioni giurisprudenziali
martedì 16 settembre 2025
L’amministratore di srl risponde dei pagamenti in conflitto di interessi anche senza insolvenza

L’amministratore di una società a responsabilità limitata è tenuto ad agire con la diligenza dovuta in ragione della natura dell’attività svolta e non deve trovarsi in situazioni di conflitto di interessi con la società amministrata. Sussiste, pertanto, la sua responsabilità, anche indipendentemente dallo stato di insolvenza della società, qualora ponga in essere operazioni (come il pagamento di debiti verso società allo stesso riconducibili) che siano incompatibili con l’interesse della società amministrata e siano stati per la stessa fonte di pregiudizio economico. Questo è quanto stabilito dalla Cassazione civile con l’ordinanza n. 23963/2025.


martedì 16 settembre 2025
La definizione di "Titolare dei dati" ai sensi del Data Act: sfide interpretative

Con il seguente contributo si intende analizzare la definizione di "titolare dei dati" nel Regolamento (UE) 2023/2854 (Data Act), per suggerire un criterio pratico al fine di individuare quali soggetti rientrino in tale definizione. Ciò nasce dall'esigenza di dirimere due questioni interpretative connesse a tale definizione e, cioè, la scarsa chiarezza nella parte finale della definizione e il ragionamento circolare insito nella stessa.


martedì 16 settembre 2025
Appalti: revisione prezzi inapplicabile agli aumenti salariali futuri previsti dal CCNL

La ratio dell’istituto della revisione prezzi, ex art. 60D.lgs. n. 36/2023, è volta a garantire l’interesse pubblico alla perdurante qualità delle prestazioni contrattuali evitando che il corrispettivo subisca aumenti incontrollati nel corso del tempo, tali da sconvolgere il quadro finanziario sulla cui base è avvenuta la stipulazione del contratto e allo stesso tempo a tutelare anche l’interesse dell’impresa a non subire alterazioni dell’equilibrio contrattuale per l’incremento dei costi sopravvenuto durante l’arco del rapporto, che potrebbe indurla ad una surrettizia riduzione degli standards qualitativi delle prestazioni. I futuri scatti salariali previsti dal nuovo contrato collettivo già noti al momento dell’indizione della procedura concorsuale e della presentazione dell’offerta - che nel corso dello svolgimento del servizio andranno a interessare i dipendenti dell’appaltatore – non possono rientrare tra le condizioni di natura oggettiva che determinano una variazione del costo dell’opera, della fornitura o del servizio, in grado di far scattare il meccanismo della revisione prezzi. Gli stessi non possono essere considerati degli eventi futuri che l’operatore possa tralasciare di calcolare in modo completo in sede di formulazione dell’offerta, rimettendosi all’operatività del meccanismo di revisione. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 25 luglio 2025, n. 6638.


lunedì 15 settembre 2025
Confisca di prevenzione: il giudizio sulla ''pericolosità generica''
La sentenza irrevocabile di assoluzione impedisce di assumere una certa condotta come elemento indiziante ai fini della pericolosità sociale (Cassazione n. 27704/2025)

lunedì 15 settembre 2025
Caso Almasri, indagato il Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia
La decisione del Tribunale dei Ministri, l’indagine per le dichiarazioni rese ed i profili costituzionali
lunedì 15 settembre 2025
La mediazione per prevenire il conflitto ambientale
Un tavolo per cittadini, associazioni, imprese ed enti pubblici con l'obiettivo di conciliare interessi diversi
lunedì 15 settembre 2025
Risarcibilità del danno da perdita di chance di sopravvivenza

Il contributo ricostruisce l’elaborazione pretoria in materia di risarcimento del danno da perdita di chance di sopravvivenza. Alla luce del quadro giurisprudenziale di riferimento, vengono analizzati i passaggi salienti della sentenza resa dal Tribunale di Urbino il 19 giugno 2025, n. 144, intervenuta nella controversia promossa da una donna nei confronti della struttura sanitaria dove era deceduto suo figlio al quale, per carenze organizzative, era stato negato l’accesso a opzioni diagnostiche e terapeutiche che gli avrebbero non già garantito la certezza di un prolungamento dell’esistenza, ma quantomeno offerto la possibilità di vivere più a lungo.


lunedì 15 settembre 2025
Data Act, dalle regole alla pratica: i nodi chiave da non sottovalutare per la compliance

Il Regolamento (UE) 2024/2854 (“Data Act”) è soltanto l’ultimo tassello del complesso quadro normativo in materia di dati e tecnologie ICT dell’Unione Europea. Esso si inserisce, infatti, nella più ampia strategia europea volta a favorire lo sviluppo del mercato dei dati, incoraggiando soprattutto la concorrenza e aprendo auspicabilmente nuove opportunità di business per le aziende europee. Poiché gran parte degli obblighi del Data Act sono entrati in vigore il 12 settembre scorso, risulta fondamentale prendere coscienza quanto prima del suo contenuto e degli obblighi da non sottovalutare in un’ottica di compliance integrata.


lunedì 15 settembre 2025
Quando l’azienda è in crisi non si evita la bancarotta continuando l’attività per salvare i lavoratori

Le operazioni gravemente imprudenti ai sensi dell’art. 323, lett. b), d.lgs. n. 14 del 2019, integranti il delitto di bancarotta semplice, sono quelle finalisticamente orientate a ritardare il fallimento, ma ad un tempo caratterizzate da grave avventatezza o spregiudicatezza, che superino i limiti dell'ordinaria “imprudenza” e la loro sussistenza non è inficiata dal riconoscimento che la scelta di proseguire nell’esercizio dell’attività imprenditoria sia effettuata nell’interesse dell’impresa. Così ha disposto la Cassazione penale con la sentenza n. 29457/2025.


sabato 13 settembre 2025
Il regime dell'accesso agli atti in tema di quote latte
L'istanza volta ad accertare la corretta attuazione delle sentenze della Corte UE viola il divieto di controllo generalizzato sull'attività della PA (C. Stato n. 3599/2025)
venerdì 12 settembre 2025
La Toscana adotta un proprio Codice del turismo
Il Testo Unico, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce un sistema che punta su sostenibilità, digitalizzazione, legalità e qualità dell’offerta
venerdì 12 settembre 2025
Violenza sessuale: è reato anche se la vittima tarda a reagire
La reazione ritardata può essere dovuta alla paura e al frastornamento per l'imprevedibilità della situazione e l'incapacità di fronteggiarla
venerdì 12 settembre 2025
UPP: retrodatazione dell’immissione in possesso per i ricollocati in graduatoria
Il Ministero della Giustizia interviene sul concorso per 8171 unità di personale dell’Area funzionari con il profilo di Addetti all’Ufficio per il processo (Provvedimento 21 agosto 2025)
venerdì 12 settembre 2025
Condominio: legittima la delibera che indica il compenso dell’amministratore a forfait
L’obbligo di specificare analiticamente il compenso non impedisce alle parti di determinarlo in modo globale anziché prestazione per prestazione (Cassazione n. 14428/2025)
venerdì 12 settembre 2025
Ddl montagna: ok definitivo al ddl di tutela delle zone montane. Commercialisti: arriva la riforma dell’ODCEC

In G.U. il D.L. 127/2025 con misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato e l’avvio dell’anno scolastico. Ok dal CdM al D.Lgs. sull’energia rinnovabile e al ddl delega per la riforma dei commercialisti. Via libera definitivo al ddl sulle zone montane. In Aula, primo placet del Senato alla conversione del D.L. 110/2025 su Agenas e Bambino Gesù. In Commissione, procede l’esame degli emendamenti al ddl sulla morte volontaria assistita.


venerdì 12 settembre 2025
Colpa di organizzazione e MOG certificato: i recenti approdi della giurisprudenza di legittimità

La Corte di cassazione, Sez. IV penale, con sentenza n. 30039 depositata il 1° settembre 2025, ha annullato con rinvio la decisione della Corte di appello di Caltanissetta che aveva confermato la condanna di primo grado di alcune società per illecito amministrativo ex artt. 5, lett. a), e 25-septies D.lgs. 231/2001. La pronuncia segna un passaggio significativo nel sistema della responsabilità da reato degli enti, riaffermando che l’autonoma responsabilità dell’ente si fonda sulla colpa di organizzazione e non sulla mera colpa della persona fisica autrice del reato presupposto. In tale prospettiva, la Suprema Corte ha riconosciuto un ruolo centrale al meccanismo presuntivo di conformità dei modelli organizzativi certificati secondo standard accreditati, imponendo ai giudici di merito una valutazione concreta e non meramente formale della loro idoneità preventiva. La decisione si pone, dunque, come una possibile svolta sistematica nell’interpretazione dell’adeguatezza dei modelli organizzativi, con significative ricadute applicative sul perimetro della responsabilità degli enti.


venerdì 12 settembre 2025
Patto di prova: la Cassazione rafforza il principio di causalità

La Corte di Cassazione civile, Sez. lav., con la sentenza 29 agosto 2025, n. 24201, interviene nuovamente sulla disciplina del patto di prova, rafforzando un orientamento interpretativo che ne subordina la validità alla sua effettiva causa contrattuale. La pronuncia chiarisce che il recesso datoriale, esercitato in pendenza di un patto nullo per vizio genetico, non gode della libera recedibilità tipica dell'istituto, ma si converte de iure in un licenziamento illegittimo, attivando il corrispondente regime sanzionatorio.


venerdì 12 settembre 2025
Non più obbligatorio il differimento della pena per donne incinte e madri di prole inferiore a un anno

Il tanto discusso D.L. 11 aprile 2025, n. 48 (c.d. decreto Sicurezza), convertito in L. 9 giugno 2025, n. 80, ha toccato anche il sistema dell’ordinamento penitenziario con modifiche che – come nel caso dell’abrogato differimento obbligatorio dell’esecuzioni per le condannate incinte e per le madri di infanti fino ad un anno – anziché risolvere il problema carcerario, vanno in direzione opposta, lasciando irrisolte annose questioni di diritto transitorio e sospetti di incostituzionalità.


giovedì 11 settembre 2025
Trasferimenti e giudizi a distanza: i dubbi del CSM sui criteri del D.l. Giustizia
La selezione delle corti deve basarsi non solo sulla variazione del Disposition Time ma anche sulla durata media effettiva dei procedimenti civili
giovedì 11 settembre 2025
Autovelox: al via la piattaforma elettronica con i dati dei dispositivi
Con il D.M. n. 305/2025 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dà attuazione alla previsione dell'art. 5 c. 3 bis secondo periodo del D.l. n. 73/2025
giovedì 11 settembre 2025
Abuso edilizio: la natura reale dell’obbligo demolitorio e l’inottemperanza sanzionabile
L’illecito sanzionato non è la realizzazione dell’abuso ma la mancata ottemperanza all’ordine di demolizione notificato agli attuali proprietari (CGA Sicilia, sentenza n. 583/2025)
giovedì 11 settembre 2025
Veicoli elettrici, al via gli incentivi PNRR: il Decreto in Gazzetta
Il MASE detta criteri e modalità finalizzati alla concessione degli incentivi a fondo perduto (D.M. 8 agosto 2025)
giovedì 11 settembre 2025
Espropriazione immobiliare: il mancato rinnovo della trascrizione nel ventennio estingue la procedura
Il pignoramento è una fattispecie a formazione progressiva. Perde efficacia se la trascrizione manca o non è rinnovata nel termine (Cassazione n. 15143/2025)
giovedì 11 settembre 2025
I controlli del datore di lavoro sui lavoratori

Il tema dei controlli del datore di lavoro sul comportamento dei suoi dipendenti, in ambito non solo lavorativo, è un argomento da sempre molto delicato e dibattuto che, negli ultimi anni, anche a causa della pervasività ed invasività dei moderni strumenti informatici e di riproduzione audiovisiva (telecamere, registratori, software informatici, smartphone, pc, tablet, GPS, Telepass, ecc.), è stato oggetto di numerose pronunce della giurisprudenza che sono intervenute per stabilire sino a che punto può ritenersi legittima l’attività di controllo datoriale, tenuto conto del legittimo diritto alla privacy da parte del lavoratore.


giovedì 11 settembre 2025
La dimostrazione della titolarità del credito in caso di scissione

La società che interviene in giudizio, assumendo di essere divenuta titolare del credito a seguito di scissione parziale, è tenuta a dimostrare la propria legittimazione, producendo l’atto di scissione da cui sia possibile individuare l’asset attivo che le è stato assegnato, non essendo a tali fini sufficiente la produzione della pubblicazione dell’avviso della cessione nella Gazzetta Ufficiale. In questo modo si è espresso il Tribunale di Salerno con la sentenza 3 giugno 2025.


mercoledì 10 settembre 2025
App BancoPosta, sanzione per pratica commerciale scorretta
Poste Italiane ne aveva subordinato l’utilizzo al rilascio del consenso all’accesso ad alcuni dati personali presenti sullo smartphone dell'utente
mercoledì 10 settembre 2025
Patrocinio a spese dello Stato: è illegittima la mancata liquidazione della fase difensiva

Il D.M. 37/2018, avendo modificato l’art. 12 D.M. 55/2012, ha escluso la possibilità di derogare ai minimi tariffari, precisando che la riduzione, rispetto al valore medio di liquidazione non può essere superiore alla misura del 50% (per la sola fase istruttoria fino al 70%), mentre l'aumento può essere anche superiore alla percentuale fissata di regola nell'80%. La novità della rivista formulazione della disposizione consiste nell’aver eliminato, quanto al potere di riduzione del giudice, l’espressione «di regola» che aveva, invece, giustificato l’interpretazione precedente volta a consentire, sia pure con motivazione, la liquidazione anche al di sotto dei minimi tariffari. Ne consegue l’illegittimità del decreto di liquidazione dei compensi per l’attività prestata dall’avvocato in regime di patrocinio a spese dello Stato, che ometta di riconoscere il compenso per l’attività introduttiva. È quanto si legge nell’ordinanza della Cassazione civile 5 settembre 2025, n. 24600.


mercoledì 10 settembre 2025
La sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte è reato di pericolo
Rilevano gli atti idonei a pregiudicare, secondo un giudizio ex ante, l'attività recuperatoria dell'amministrazione finanziaria (Cassazione n. 29943/2025)
mercoledì 10 settembre 2025
Confisca di prevenzione del bene fittiziamente intestato e limiti all’intervento del terzo

Le Sezioni Unite penali della Corte di cassazione con la sentenza 5 settembre 2025, n. 30355 hanno dato risposta al seguente quesito: «Se, in caso di confisca di prevenzione avente ad oggetto beni ritenuti fittiziamente intestati a un terzo, quest'ultimo possa rivendicare esclusivamente l'effettiva titolarità e la proprietà dei beni confiscati ovvero sia legittimato a contestare anche i presupposti per l'applicazione della misura, quali la condizione di pericolosità, la sproporzione fra il valore del bene confiscato e il reddito dichiarato, nonché la provenienza del bene stesso».


mercoledì 10 settembre 2025
Le tecnologie delle mafie e l’impatto nel mondo degli appalti

Le nuove tecnologie costituiscono una risorsa fondamentale per l’innovazione, la trasparenza e l’efficienza dei processi pubblici ed economici. Allo stesso tempo, esse rappresentano un terreno fertile per fenomeni corruttivi e infiltrazioni mafiose, che sfruttano strumenti digitali avanzati per riciclare capitali illeciti. Blockchain, criptovalute e dark web offrono opportunità ma anche rischi rilevanti in termini di sicurezza e legalità. Le organizzazioni criminali dimostrano capacità di adattamento e impiego strategico di tali strumenti allo scopo di rafforzare il controllo sui mercati e sugli appalti.


mercoledì 10 settembre 2025
Plain Vanilla: non occorre esplicitare gli scenari probabilistici e il modello di pricing

Sicuro interesse riveste la sentenza n. 11544 del 1° agosto 2025 del Tribunale di Roma che ha risolto una controversia fra cliente e banca avente ad oggetto un contratto derivato denominato Plain Vanilla. Poiché il derivato Plain Vanilla presenta caratteristiche prestabilite ed è privo di opzioni in fase esecutiva, non costituisce causa di nullità l’omessa indicazione al cliente degli scenari probabilistici e del modello di pricing, ove gli sia stato comunicato il Mark to Market al momento della conferma del contratto. Tale è il decisum del Tribunale di Roma.


mercoledì 10 settembre 2025
Diritto di asilo e condizione delle donne
Gli atti di persecuzione basati sul genere e i gravi danni a libertà fondamentali delle donne nel Paese di origine devono essere valutati ai fini del riconoscimento della protezione

mercoledì 10 settembre 2025
Le parti necessarie nel giudizio di adottabilità

La Cassazione civile, sez. I, ordinanza interlocutoria 23 agosto 2025, n. 23797 ha disposto l’integrazione del contraddittorio nei confronti di una minore e dell’altro genitore all’interno di un giudizio afferente l’adottabilità, ribadendo che il minore e i genitori vanno qualificate quali “parti necessarie” del procedimento di adottabilità ed hanno una legittimazione autonoma, che li rende litisconsortili necessari in ogni grado di giudizio.


martedì 9 settembre 2025
Prelievi ingiustificati: l’amministratore deve provare l’uso aziendale delle somme

In merito all’inadempimento contestato all’amministratore di società di capitali consistente nell’indebito prelievo di somme di danaro dalle casse sociali, la natura contrattuale della responsabilità di costui consente alla società che agisce per il risarcimento del danno (o al curatore in caso di suo sopravvenuto fallimento) di limitarsi ad allegare l’inadempimento dell’organo gestorio, restando a carico dell’amministratore convenuto di dimostrare l’utilizzazione delle somme nell’esercizio dell’attività d’impresa. In questo modo si è espresso il Tribunale di Firenze con la sentenza 10 giugno 2025, n. 1999.


martedì 9 settembre 2025
Le sanzioni tributarie non si trasmettono agli eredi
Si estinguono con la morte dell’autore della violazione: il principio di responsabilità personale ribadito dalla Cassazione civile (ordinanza n. 22476/2025)
martedì 9 settembre 2025
Condanna alla pena dell’ammenda in sostituzione dell'arresto: la sentenza è appellabile?
La questione è oggetto di un contrasto giurisprudenziale sul quale si dovranno pronunciare le Sezioni Unite della Cassazione (ordinanza n. 28154/2025)

martedì 9 settembre 2025
La lex specialis di gara deve essere conforme ai criteri ambientali minimi (CAM)

I criteri ambientali minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo tutto il ciclo di vita dell’intervento pubblico. La regolazione dei CAM va rinvenuta nella lex specialis dato che essi sono, di volta in volta, elementi essenziali dell'offerta o elementi per l’attribuzione di un punteggio premiale. Nel redigere la lex specialis devono essere chiaramente indicati i criteri ambientali minimi e gli standard di qualità attesi. Nel caso vengano formulate censure volte a contestare in radice le regole della gara, relative all’inserimento dei CAM nella lex specialis di gara, che configurino un’ipotesi di genericità tale da impedire la formulazione di un’offerta meditata e consapevole, si ricade in un’ipotesi di bando contenente gravi carenze nell’indicazione di dati essenziali per la formulazione dell’offerta; le suddette censure devono, quindi, essere rivolte tempestivamente avverso la lex specialis con la sua immediata impugnativa, che non può essere posticipata all’esito dell’aggiudicazione ad altro concorrente. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 25 luglio 2025, n. 6651.